Per poter apprezzare veramente dei vini, sono dell’idea che si debbano degustare più e più volte.
Questa è stata la mia terza visita alla Tenuta Il Bosco a Zenevredo, storica tenuta in Oltrepò, dal 1987 di proprietà della famiglia Zonin.
Durante questo evento organizzato dal Movimento Turismo del vino Lombardo, ho rivolto l’attenzione ad alcuni vini degustati in altre occasioni, cercando di focalizzare il ricordo che avevo di essi.
Dopo la visita alla cantina, sempre affascinante e ricca di nuovi spunti fotografici e dopo un tour dei vigneti in fuoristrada, ci siamo fermati in foresteria per degustare i vari prodotti, accompagnati da una selezione di salumi nostrani (davvero ottimi) e un pane della zona (a dir poco spettacolare).
Ho avuto modo di riscoprire il Brera, un 100% Riesling Renano, davvero delizioso, ottimo nella sua purezza e dal profumo e aroma unici! Il risotto allo zafferano con luganega che abbiamo preparato la scorsa settimana è venuto uno spettacolo sfumando col Brera. Lo consiglio vivamente!
Inoltre ho provato qualche novità (novità per me) come il Pinot Nero Poggio Pelato, il Bonarda Teodote, l’Oltrenero Cuvée Brut e l’Oltrenero Cruasé Brut.
Solitamente prediligo i vini bianchi, ma il Pinot Nero Poggio Pelato mi ha decisamente colpito! Perfetto se abbinato a primi piatti saporiti, pasta al forno o carne, lussurioso se abbinato ad un buon cioccolato fondente 70%. Un connubio perfetto, da provare sicuramente il prossimo inverno in compagnia di qualche altro appassionato di cioccolato come me.
E cosa dire del Bonarda Teodote, mi ricorda i pranzi della domenica in famiglia in cascina, circondato da un’atmosfera allegra, animali da cortile e quei sapori semplici e genuini di una volta.
L’Oltrenero Cuvée Brut invece è imponente! Già dall’importante etichetta e dalla particolare bottiglia lo si percepisce come uno spumante nobile, raffinato, adatto ai palati più esigenti. Prodotto dalle migliori uve di Pinot Nero 100% da singolo vigneto. All’olfatto è minerale, con note floreali. Al palato è decisamente fresco, sapido al punto giusto, determinato, con sentori di frutti rossi. Davvero notevole! Da provare di nuovo..
Pinot Nero, decisamente il fiore all’occhiello dell’Oltrepò, già protagonista di una storia “a puntate” scritta dal direttore della Tenuta Piernicola Olmo e pubblicata sul blog di Francesco Zonin “Wine is Love”, a voi la lettura