Masseria Altemura Aglianico IGT 2011 e alcuni piatti della tradizione pugliese.

Abbinate a Feudo Principi di Butera Nero D’Avola DOC 2012

IMG_4517.JPG

Questa mattina ho  iniziato a leggere il primo libro di Muriel Barbery “Estasi culinarie” e devo dire che le sensazioni trasmesse fin dai primi capitoli sono chiare.

Noto una certa assonanza con eventi vissuti quando avevo 6-7 anni, quando si partiva per le vacanze (allora di 3 mesi) in compagnia della famiglia. Ciò che ci attendeva dai parenti in Puglia era sempre qualcosa di magico, non erano solo 12 ore di treno partendo da Milano…

Al nostro arrivo verso le 10 del mattino, la nonna era già all’opera in cucina, all’epoca dislocata in un caratteristico trullo, e preparava delle favolose orecchiette partendo letteralmente da zero. Ciò che affascinava ancor di più non era vederla impastare quella massa deliziosa di pasta che avrei mangiato anche cruda, neanche il formare con una certa destrezza e precisione le orecchiette con l’ausilio di un coltello da cucina, bensì l’odore che emanavano in fase di cottura. Quell’odore inebriante, che si diffonde nell’aria come l’odore dei fiori in primavera, quell’odore che arriva dentro fino al profondo e che è in grado di scuotere ricordi ancora oggi.

Questo magnifico processo alchemico si concludeva con l’impiattamento e il condimento con una salsa di pomodoro, anch’essa deliziosa, e con la decorazione di una foglia di basilico appena colto dall’orto.

Quelli si che erano bei tempi, senza troppi pensieri, preoccupazioni, solo con la voglia di scoprire il mondo e di intraprendere un percorso alla scoperta di cibi, gusti e delizie gastronomiche.